giovedì 21 maggio 2009

Torniamo alla normalità...


Tra i ripetuti viaggi al nord e il comicon in questi ultimi tempi mi sono fatto vivo raramente.

Ed ho mancato di riportare l'uscita del secondo albo di Mediterranea: Ora sono al lavoro sul terzo che vede ai testi il mitico Alex Crippa. E parte con un'insalata di cosce, culi, tette e azione da far gridare al miracolo persino Sgarbi.

Volevo parlare di un sacco di cose, ma per il momento mi ricollego al discorso che si può leggere sul blog di Alex.
Lui scrive in maniera criptica, perchè è un signore e per un vizio di forma.
Ma io cerco di essere un po' più diretto, come mio solito.

Purtroppo il problema è che si cade facilmente nella sterile polemica. E allora cadrò, ma con fierezza.
Fattostà che nel nostro lavoro c'è la tendenza a fare le cose alla cazzo. In parte ha ragione Boccanfuso è colpa nostra che non ci preoccupiamo di tutelare il nostro lavoro e che ci lasciamo mettere i piedi in testa da una manica di stronzi. Io raramente ho avuto a che fare con gente che rispetta i patti o che sia stato fiscale nei rapporti e nei trattamenti.

Sono solidale con Alex perchè io ho 240 pagine di un fumetto sul groppone, che non vedranno mai la pubblicazione, ormai. Ma ne riparleremo prossimamente.

Ho iniziato il post intitolandolo "torniamo alla normalità" e scrivendo a braccio mi sono accorto che è vero... siamo tornati alla normalità...

Il problema è che poi di certe cose non si parla mai.
Io da ragazzino quando andavo alle fiere mi chiedevo sempre come mai molti disegnatori fosero sbrigativi nel fare le dediche o sparissero e non fossero presenti allo stand se stavano annunciando un libro. Bè in cinque anni ho capito molte di quelle cose.

Il lettore ha diritto ad andarsene a casa col suo disegnino, certo. Se compra il libro, però.
Infatti ho scritto il lettore, non il collezionista di disegnini della domenica.
Però non è un dovere dell'autore farlo. Ogni volta che si va ad una fiera si perde qualche giornata di lavoro per promuovere un libro. E questa giornata di lavoro raramente viene rimborsata anche solo a livello umano. Ovvio, questo non vale per tutti gli editori, ad esempio Black Velvet è una casa editrice piccola ma che brilla per onestà, correttezza e cortesia, GGstudio mi ha sempre pagato le trasferte e offerto anche gran cene. Perissinotto per Nicola Pesce tratta benissimo anche gli autori con cui non ha mai collaborato... Con molte case editrici non ho mai collaborato e con altre sì, e non dico purtroppo solo perchè alla fine le cose vanno migliorando, sempre, per me. La correttezza che metto nel mio lavoro ha sempre parlato per me, ma raramente ho visto la stessa dedizione dall'altra parte. E allora Alex, cosa dobbiamo fare? Dobbiamo continuare a fare le nostre cose girandoci intorno? Facendo finta di niente, mascherando le nostre incazzature con abili giochi di parole? Continuando a regalare albi per la gloria? O a riempirci la cameretta di storie bellissime (questo è più il tuo caso)?

Ed io che volevo parlare di Mediterranea... Vabbè, compratelo, è pieno di effetti speciali e gnocca. E ci sono anche gnocche con gli effetti speciali.
Io intanto vado a segare la catena del cane del vicino... chissà che non riesca a scappare.

2 commenti:

floriana ha detto...

insomma," LA NICOLA PESCE tratta benissimo..." che vuoi dire? insomma paga o non paga?
perchè sai, quando si lavora ad una" raccolta" per esempio:"freak city" o "monster" , di solito è molto in voga lavorare a gratis( per chi ti pubblica ) cosa che io, non trovo assolutamente giusta.
D'altronde non trovo neanche giusto pagare, e dico pagare, e dico pagare tre volte in provincia di treviso per esperre anche dei propri quadri, o disegni etc. quando e soprattutto se la mostra viene organizzata in dei posti come bar, baretti o birrerie o quant'altro.

Gianluca Maconi ha detto...

cara floriana... estrapola giusto:
"Perissinotto per Nicola Pesce tratta benissimo anche gli autori con cui non ha mai collaborato... "

Perissinotto e non quindi l'editore.
Con Nicola Pesce non ho mai lavorato, quindi non so come e se paga e soprattutto quanto.

Di base io gratis non dico neanche "buongiorno" da un po' di tempo a sta parte.

Ma se hai qualcosa da dire dillo pure. Ad esempio questa cosa dell'esporre pagando.

Parliamone di queste cose...