martedì 12 luglio 2011

cinema. TRANSFORMERS 3.

Transformers 3 è maledettamente divertente.
Ignorante, imbarazzante a tratti, ma divertente.
Va avanti per quasi tre ore prendendoti per il culo ad una velocità talmente assurda da non lasciare il tempo di rendersene conto, un incrocio fra Flash e John Holmes.

E se volete potete fermarvi qua prendere ed andare al cinema a divertirvi, se proseguite annegherete negli spoiler.

Iniziamo subito alla Maicolbei con una scena su cybertron per poi ritrovarci sulla terra dove ci raccontano la vera storia dello sbarco sulla luna.
Che coinvolge i Transformers, ovviamente.
Finito il prologo entriamo nel vivo con la scena non robotica migliore del film.

Poi scopriamo che anche una medaglia consegnata da Obama non basta a trovare lavoro nella nuova America, ma chissenefrega se hai una gnocca stratosferica stupidamente innamorata che ti mantiene e che incidentalmente ha le fattezze di Rosiantintonuaitli?
Ovviamente il protagonista di questo film, il perfetto antieroe. Un ragazzo sciocco, superficiale talmente preso dai propri fallimenti da non accorgersi di avere più culo che anima. Perché anche un vero fallito può salvare il mondo. Due volte.
Intanto c'è un omaggio a Spock, come a dire "Dopo ci sarà Nimoy a doppiare Sentinel Prime, e che tra l'altro, nell'86 aveva doppiato Megatron nel fim a cartoni".

Finalmente Commander prende in mano la situazione e ti ricorda che sei al cinema non per delle natiche, che nulla hanno da invidiare a quelle di Megan Fox, ma per vedere belle e lucidissime autovetture che si trasformano in robottoni che spaccano tutto.
E scopriamo che anche i fatti di Cernobyl sono dipesi dai Transformers.
Forse anche il mio mal di schiena è colpa loro.

E finalmente vediamo dei Decepticon. E uno è davvero insensatamente esagerato, e da solo basterebbe a vincere la guerra (anche se nel secondo, ricordiamo, i cattivi si scompongono e ricompongono in nanobot e si trasformano in esseri umani giusto per far ingelosire la morosa del protagonista). Shockwave fa paura ma come arriva se ne va, per far andare avanti il film.

E' arrivato il momento di umiliare nuovamente il nostro protagonista, e noi ridiamo perché tanto Scialabuf piace solo a Stivenspilberg.
Però qui arriva il solo e unico John Malkovich che ha deciso di volersi solo divertire facendo il deficiente e secondo me desiderava ardentemente bissare Turturro e fare una scena scat con un transformer. Purtroppo non la fa.

Ed ecco, a sorpresa, una spettacolare Frances Louise McDormand a fare il solito agente governativo che va avanti per la propria strada fino al fallimento, capitolando nel secondo tempo in cui si vede costretta a dare ragione al solito protagonista fallito.

Viene introdotto un autobot con una faccia da brutto vecchio che si chiama Que, che per me è Wheeljack, e arriva nientepopòdimenoche Buzz Aldrin a dirci che sì è tutto vero.

Cazzo, quindi i transformers esistono.

Poi arriva il tipo di Greisanatomi ad interpretare il ruolo del bell'uomo e la nostra bella Rosie comincia a sfoggiare dei tacchi fotonici per far risaltare la straordinaria presenza fisica del pupillo di Spielberg.
E via altre badilate di letame sul nostro fallito preferito, ma va bene, perché tanto noi non lo sopportiamo. Proprio no. Però il figlio di Indy comincia a sbroccare, ma lei è proprio innamorata. E Shia continua a sbroccare, probabilmente tutto improvvisato con Micheal che dice: "Ma sì fai quel cazzo che ti pare, tanto la gente lo guarda per i robot, il film. E per le gambe di Rosie. Continua pure."

E finalmente arriva Megatron che fin dalla trasformazione si dimostra la versione low cost di Commander, ormai ridotto ad un povero sfigato da una lobectomia.

Poi c'é una sequenza abbastanza inutile che serve ad introdurre uno dei personaggi più belli del film, Jerry, interpretato da Ken Jeong, protagonista di una scena ancora più inutile che però mi ha fatto sbellicare dalle risate per la serietà con cui costui la affronta e il film parte per la tangente e tutto quello che succederà d'ora in poi sarà magicamente sensato, in qualunque caso. Per una volta rido con gli sceneggiatori e non di loro. Intanto Shia si incazza ancora con la morosa perché il belloccio le regala un'auto da 200.000 dollari e citando i Pink Floyd finalmente intravede una sua futura utilità nell'economia del film. E Malcovich continua a divertirsi. Ma Ken ci fa sognare, davvero.

Poi Micheal decide che è ora di fare casino, così a gratis, per dare una svolta alla storia. E il giovane Witwiky sbrocca di nuovo, d'altronde quando salvi il mondo due volte e nessuno ti riconosce mi pare anche giusto. A sorpresa il nostro eroe non ha i complessi solo con la fidanzata, ma anche con la sua automobile e diventa arrogante. Ormai l'odio è totale. Intanto Sentinel Prime torna in vita facendo prendere forma alla trama. Si fa per dire.

Finalmente arriva Turturro, lo temevo, ma stavolta è brillante e iconico come non mai. E con una spalla d'eccezione, Alan Tudyk, che per due volte riuscirà a farmi pisciare addosso dal ridere.

Intanto Malcovich fa il gigione per l'ultima volta prima di abbandonare il film, nel silenzio più totale, facendo il deficiente con un robot.
Di punto in bianco viene contestualizzata la storia d'amore tanto per far sfoggiare alla bella Rosie un nuovo abito da sera. A pagarne le conseguenze tanto sono sempre i conigli di peluche.

Micheal si scatena regalandoci scene senza capo ne coda tanto per farci divertire e combattimenti insensati fra robot riciclando scene da altri suoi film. Mentre Shia continua a strillare… La sceneggiatura comincia ad andare in frantumi, ma non importa perché non te ne accorgi, sei troppo preso dai robot che spaccano tutto.

Poi c'è un combattimento che serve solo a farci entrare in testa il nome dell'autobot che morirà in questo film, anche se adesso non lo ricordo.
Perché è arrivato il momento del colpo i scena che sancisce l'inizio del vero film. Quindi dopo l'ultimo tentativo di dare un senso alla presenza die genitori del protagonista, e una spiegazione della situazione da parte di Megatron ad uso degli spettatori più scemi, finalmente l'azione la fa da padrone. E sono botte da orbi. Da qui in poi i Decepticons spunteranno da tutte le parti senza senso. Tutti i nodi vengono al pettine e si inscena pure il rapimento della bella di turno tanto per motivarne la presenza. Con il pretesto di ottenere informazioni e creare il solito teatrino in cui Shia può mostrare le proprio capacità mimiche.

I cattivi riescono a far cacciare nuovamente gli autobot, che se ne vanno a bordo di uno shuttle costruito da dei robot stronzi, cito testualmente il film. Optimus fa in tempo a dire qualche puttinata retorica, poi esplode.

Così i buoni fanno finta di essere morti più che altro per ripicca. E lasciano morire centinaia di persone per poi entrare a sorpresa per salvare la situazione e sfoggiare un nuovo assetto da guerra. Le ultime tracce della vocazione pacifista degli autobot la si trova nel fatto che, tolto Commander, gli altri non sanno fare un cazzo, se non farsi prendere in ostaggio.

Per il resto sono tutti incazzatissimi, e dopo varie scene d'azione immotivate fra uomini scoiattolo e palazzi che crollano, cosce di modelle e disoccupati aggressivi inspiegabilmente atletici arriviamo al clou del film. Il mucchio selvaggio secondo i Transformers.

Il resto è un'orgia di robot, astronavi (!?!?) e pianeti (ovviamente il teletrasporto di un pineta più grande di Giove nell'orbita terrestre non crea nessuna conseguenza.
Optimus trova anche il tempo di volare e fare il salame, appeso a testa in giù a stagionare per mezz'ora di film.

Niente di quello che succede ha senso, ma tutto va bene, ogni inquadratura straborda di elementi, tutti eccellenti, grazie al treddì finalmente capiamo dove finisce un robot e ne inizia un altro, anche i ralenti servono più che altro a farci capire cosa succede.

Mi pare di aver detto anche troppo. Da qui in poi è solo cibo per gli occhi.
Un'ultima cosa...
Mi raccomando, non fate incazzare Commander.
Quindi?

Transformers 3 è maledettamente divertente.
Ignorante, imbarazzante a tratti, ma divertente.

Divertitevi, allora.

Nota: Stamattina ho guardato il tiggì, Chicago non è stata distrutta dai robot giganti. I transformers non esistono. Buzz sei un bugiardo.
E magari sulla luna non ci sei neanche stato.

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