sabato 2 aprile 2011

Reduce.

Dal concerto di Caparezza ieri notte al Palapartenope.

Premessa.
I concerti per me sono sempre stati eventi particolari. Odio la gente, mi priva del diritto di essere una persona. Mi sento a disagio in mezzo a migliaia di persone che credono che il mio concetto di divertimento sia di condividere il loro sudore o di sentire i loro commenti piuttosto che l'artista sul palco.

Ma sono sempre riuscito a venire a capo di questa cosa. E divertirmi. Ieri mi è stato, invece quasi impossibile. Non riuscivo a muovermi neanche di bezzo millimetro e il pavimento dietro di me si è pure sfondato alla terza canzone. Immobile, avvolto nel sudore, e con la vista bloccata dai migliori amici degli Harlem Globe Trotter.

Però Caparezza è stato bravo, un concerto coinvolgente, ricco di uscite teatrali e di giochi. Caparezza vuole stupirci con gli effetti speciali.

A parte il neo di Legalize the Premier, canzone che per me ha già fatto la fine di Fuori dal tunnel, immediatamente fraintesa nello spirito parodistico, a giudicare dai cori.

Oggi si ascolta il disco, e con un sorriso alla capacità e un po' di sconforto per questa Italia, si continua a disegnare...

2 commenti:

mire ha detto...

Non sai quanto t'invidio per essere andata al concerto di Caparezza! Adoro questo artista e credo che il destino dei suoi bellissimi testi sia quello di essere frainteso! =)
Noi continuiamo a disegnare e ascoltare le sue parole! ;)

Il disegno è molto bello complimenti!

Gianluca Maconi ha detto...

Grazie mille.
Per apprezzare ci vuole la vita sedentaria :D