Ed eccoci qui.
Manca una settimana a Lucca, vi aspetto allo stand Hazard.
(tutti i lettori occasionali o comunque quelli disamorati della polemica futile sono sconsigliati dal procedere)
Per il resto... vorrei approfondire un discorso avvenuto in questi ultimi tempi, mentre guardo le puntate arretrate di Extra Factor, tanto per farvi capire quanto sono colpito dall'argomento.
Apprezzo di essere stato protagonista di UN CASO, e altresì apprezzo che la mia importanza mediatica sia pari a zero, in modo da arginare la cosa.
A Treviso, mentre stavo mangiando una fantastica porchetta coi funghi sono stato interrotto da Giorgio Messina che mi ha chiesto delucidazioni su di una mia uscita pubblica contro il BeccoGiallo alla precedente edizione di Fumetti in TV. Ora... io non ricordo assolutamente questi due famosi testimoni, però è vero che non essendo avvezzo a certe dinamiche non faccio attenzione alla gente nascosta nell'ombra, però ricordo chiaramente di aver detto più o meno queste parole: "non ricordo una cosa del genere, ma sono una persona molto distratta, se ci sono dei testimoni, addirittura sei, probabilmente è vero. Ma mi pare strano. Ricordo invece che una volta a Modena durante un dibattito quando Guido Ostanel disse che Pasolini era ancora il best seller del BeccoGiallo risposi che mi dispiaceva per loro visto che mi arrivavano i rendiconti con zero venduto da due anni."
Il discorso è questo: I libri dopo un certo periodo li vendi solo alle fiere, e non vengono conteggiati in quella lista semestrale che si basa esclusivamente sui resi delle librerie.
Quindi, dopo aver letto questo articolo sono rimasto stupito del tono pseudo-sensazionalistico ed impreciso. Tra l'altro credo (perchè a ragion veduta non ci sono mai ati certi, purtroppo) che I DELITTI DI ALLEGHE abbia venduto qualcosa di approssimativamente simile a "un cazzo", a vendere è stato tutt'al più IL DELITTO PASOLINI, che è stato in effetti anche ristampato.
Ma anche qui... Guido potrebbe aver detto una piaggeria perchè ero ospite della serata.
Anche se al tempo era verosimile dato che non esisteva ancor PEPPINO IMPASTATO.
Fattostà che io me ne sarei anche sbattuto di tutta questa storia, ma...
Una settimana fa mi è arrivata una mail di Ketty Formaggio che mi chiedeva, scusandosi del disturbo, con molta pacatezza, come usa lei, se era vero quanto scritto nell'articolo di Messina.
Al ché ho risposto "allora, quello scritto nell'articolo è parzialmente vero, anche se il tono sensazionalistico dell'articolo è riprovevole e va ad inficiare la serietà della discussione."
Senza censure. Mi spiace ma così la penso. Questo adattare le cose per personali crociate non lo accetto.
I metodi del BeccoGiallo, discutibili quanto vogliamo, sono quelli della maggiorparte delle case editrici, neanche solo di quelle piccole e sfigate che causano il male dell'editoria italiana.
Purtroppo il sistema è questo, sta a noi decidere se stare al gioco o meno. E' giusto parlarne, ma con serietà, altrimenti si rischia di ottenere il contrario dell'intenzione originale.
Adesso, io sono favorevole a parlare dello "sfruttamento" degli autori, fermo restando che gli autori sono partecipi di questa cosa per il piacere di pubblicare le proprie cose spesso si fanno anche, ahimè, mettere i pidi in testa. Però molte cose losche e disoneste vengono fatte, ai danni di questi poveri, diciamocelo, babbei (con rispetto parlando). Parliamone, ma con dati di fatto sotto mano e seriamente, senza inventare fantomatici testimoni.
E soprattutto senza fare queste cose... o chiamarmi al telefono per avere delucidazioni, come hanno fatto alcuni addetti ai lavori (fortunatamente essendo all'estero mi sono arrivati solo messaggi con grande ritardo).
Leggete questo intervento di Stassi, và.
Scusate la logorrea.
1 commento:
http://www.fumettodautore.com/magazine/critica-dautore/1705-la-spectre-salvo-il-soldato-beccogiallo
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